Roma, 20 ago. (Adnkronos) - Il caldo africano che sta colpendo l'Italia in questi giorni ha alzato la colonnina di mercurio oltre i 36°C. Ma a preoccupare ancor più gli italiani è la temperatura percepita che di solito supera due o tre gradi la massima reale.
"La temperatura che noi percepiamo non è quella che realmente viene rilevata dai termometri, dipende sì da essa ma è legata anche a condizione ambientali quali tasso d'umidità nell'aria e morfologia del territorio che ci circonda", spiega all'Adnkronos il biometereologo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Teodoro Georgiadis.
"Più le città sono vaste e colme di manufatti, siano essi strade, abitazioni, palazzi - aggiunge - più la temperatura percepita sarà alta. Questo accade perché i raggi solari ad onda corta che arrivano sulla terra vengono assorbiti da questi oggetti e trasformati in raggi ad onda lunga - continua - aumentando così il calore che percepiamo".
Per ovviare a ciò e non trasformarsi in "veri e propri forni solari", lo scienziato sottolinea come sarebbe necessario reinserire ampi spazi verdi all'interno del tessuto urbano.
"Ma il vero problema per l'uomo, specialmente per i malati, gli anziani e i bambini sono le massime notturne - prosegue - perché queste disturbano il sonno delle persone. L'innalzamento delle temperature la notte è un'altra conseguenza della cementificazione della città".
Ma attenzione anche all'utilizzo della climatizzazione domestica che comporta un'ulteriore aumento del calore terrestre: "per una frigoria casalinga infatti questi impianti rilasciano nell'atmosfera diverse calorie" e ciò concorre a rendere sempre più insopportabili le estati cittadine.
Visto su http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/Caldo-africano-in-Italia-umidita-e-cementificazione-causa-di-alte-temperature_312369498032.html

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