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martedì 31 maggio 2011

Germania: "Il batterio-killer non è nei cetrioli"

La conferma dal ministro Sanità di Amburgo


Il batterio killer che ha provocato almeno 14 morti in Germania e ha contagiato oltre 1.200 persone non proviene dai cetrioli spagnoli. La notizia è stata confermata dal ministro della Sanità della città-stato di Amburgo, Cornelia Pruefer-Storcks secondo la quale "la fonte dell'infezione continua a rimanere non identificata".
Di fatto, nella ricerca delle cause che hanno scatenato il grave contagio, i ricercatori continuano a brancolare nel buio. I cetrioli importati dalla Spagna, inizialmente sospettati di aver provocato l'epidemia, sono stati adesso scagionati dal ministro della Sanità della città-Stato di Amburgo, Cornelia Pruefer-Storcks, secondo la quale i ceppi dei batteri identificati su due dei tre cetrioli spagnoli non coincidono con quelli tipo "0104" responsabili dell'attuale epidemia, identificati nelle persone ricoverate negli ospedali cittadini.

"La causa dell'infezione continua a rimanere sconosciuta", ha spiegato il ministro, anche se si attendono le risultanze degli esami su un altro cetriolo di produzione spagnola e di uno di provenienza olandese. Erano stati infatti questi quattro vegetali, in particolare i tre di origine spagnola, ad essere stati accusati inizialmente di contenere i batteri letali.

Intanto anche nella regione orientale del Meclemburgo sono stati individuati batteri "Ehec" presenti nei cetrioli, nei pomodori e nell'insalata. Oltre alle 15 persone decedute in Germania a seguito del contagio, 13 delle quali donne, un'altra vittima si è registrata in Svezia. Si tratta di una donna di 50 anni, venuta a contatto con il batterio-killer durante un soggiorno in Germania.

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